Sunday 24 April 2011


Buongiorno e tanti ateissimi auguri pasquali a voi lettori affamati de “la Nouvelle Cousine di Idiosincrasia Alterata”. Oggi, si sa, per tutti i cattolici è una ricorrenza importante, perché si festeggia il ritorno in vita di Gesù Gristo 1978 anni orsono. Quindi, esiste giorno migliore per istruirvi sulla preparazione del buonissimo agnello in agrodolce? Si, esiste, di fatti oggi andremo a mostrarvi come si prepara l’Uovo di Pasqua.

Innanzitutto recatevi allo zoo di Praga, e tra una foto ad un leone ed un dito in culo ad un lemure, comprate presso il negozietto di souvenir la materia prima , che diverrà la base per il vostro gustoso Uovo di Pasqua. In realtà basterebbe anche solo quest’ingrediente, ma un tocco di personalità non guasta mai per voi palati fini, vero? Ecco perché recluterete il dispotico injenier M., che sollazzato dalle festività, vi donerà le sue preziosissime mandorle riccie di Francavilla Fontana (Br). Mandorle che renderanno l’impasto più buono e vellutato al palato. Ora, senza indugio, usando solo le mani dopo averle lavate bene, impastate il tutto fino a che non otterrete una sbobba omogenea, dopo di che la modellerete formando un perfetto ovale. Fatto questo, riunendo un consiglio di vecchi Ebrei, condannate il vostro Uovo, frustatelo ripetutamente e crocifiggetelo. Dopo che avrà sofferto abbastanza, avvolgetelo in un sudario e nascondetelo nella catacomba più vicina. Aspettate 72 ore nei pressi dell’ingresso cantando ininterrottamente Alleluja Veni Sancte Spiritus , e allo scoccarre della settantatreesima, vedrete risorgere l’Uovo. Uovo che catturerete senza indugio e servirete ai vostri commensali affamati. Buon Appetito!

Vino Consigliato: un Perrier Jouet Belle Epoque sollazzerà i vostri palati fini durante la degustazione dell’Uovo. Altrimenti una Coca Cola andrà bene lo stesso, pezzenti.

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