Friday 8 April 2011


No, non ci soffermeremo troppo sullo stupore di Mariajolanda Spingisugheri (cognome derivante da una peculiarità analmente circense di una sua trisavola), qui colta nel momento esatto in cui commenta, con un sorriso e con il moto semi circolare delle sue mani giunte, la notizia comunicatale da Radio Londra nel bel mezzo dell'ascolto del suo programma preferito The Joy of the Seventies - Grandi successi reinterpretati dal sedere della figlia disconosciuta di Claudio Villa.
La Mariajolanda accoglie col sorriso la notizia per passare, da lì a sette secondi, ad un bieco furore di cui farà le spese il povero fotografo Matildo. L'ira della marchesina, scatenata dalle prime note (rettali) della cover di In da Gadda da Vida degli Iron Butterfly, si placherà solo sei minuti dopo quando Matildo, ormai ridotto ad una maschera di sangue, offrirà in dono alla fanciulla una riproduzione in cesio, rafano e baccherina del Guernica di Dalì (giammai di Picasso).

Ma lasciamo ogni indugio e passiamo a stilare la classifica più chiacchierata del momento, del podio più irriverente della rete ne Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto, con plauso dei fruttivendoli di Via Paolo Sarpi a Milano e della confederazione cinese tutta, il chinese fish keychain, un simpatico portachiavi con ampolla contenente un pesciolino rosso destinato a morte certa dopo poche ore. L'invenzione è stata accolta malamente dalle associazioni animaliste e con freddezza dagli amanti del pesce rosso che lamentano insufficienti le 4 ore di autonomia del pescetto sottolineando che anche i pesci nelle scarpe di Disco Stu son durati per tutto il tempo di una gara di liscio.
Al secondo posto, restando dalla parte dell'amico degli animali san francesco medio, il sindaco di Capri, il quale, giustamente si potrebbe arguire, anziché preoccuparsi dei problemi seri che possono angustiare i bei faraglioni, si lancia con tutto se stesso in una moderna reinterpretazione di donchisciottiana memoria della lotta contro i mulini a vento con antagonisti, invece dei mulini, gli stronzi di cane. Il primo cittadino infatti, rifacendosi ad una proposta del sindaco di Bologna, vorrebbe fare il test del dna a tutti i cani dell'isola in modo da poter dare un'identità ad ogni singola deiezione fuori posto e punire con sedici vergate sul culo il reo quadrupede.
Ma è il primo posto che ci rincuora e ci titilla nell'intimo. Eh già, perchè proprio nel giorno in cui i giornali e l'italian wide web si sdegnavano nell'apprendere dei manifesti razzisti, in cui gli italiani sarebbero ritratti come ratti, affissi nel Canton Ticino (dimentichiamo pure quelli della Lega con gli indiani), due deputati, R(oberto) M(enia) e A(ntonio) M(artino), si facevano pizzicare alla Camera intenti a guidare il buon Super Mario nel salvataggio della bionda principessa. La figure de merd è servita. Grazie signori per elevare sempre in modo sublime il buon nome della nostra cara repubblica delle banane.
Ai due vincitori, come premio, un caricone di buone, vecchie e sempre care mazzate, impartite, con dovizia e perizia certosina, dalla nostra amata Mariajolanda.
Alla prossima settimana.

7 comments:

  1. cesio, rafano e baccherina ahahahahahahahah

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  2. ma la Guernica non era di Picasso?
    Vittorio Sgarbi

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  3. Esattamente caro Vittorio. Era di Picasso, ma cosa vuole, siamo degli adorabili burloni e ci piace inserire piccole idiosincrasie un po' dovunque.

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  4. concordo col primo posto in pieno, tetris sarebbe stato perdonato, anche se demodè.

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  5. Fascista e bugiardo!
    Fascista e bugiardo!
    Fascista e bugiardo!
    tuo, Vittorio

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  6. ha dimenticato capra urlato all'infinito.

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