Friday 28 October 2011


Fatti non foste per viver come Drupi ripete il cinico fintamente intelligente a tutti i suoi interlocutori, soprattutto quando il suo parere non viene richiesto. Poi, si diletta nell'esecuzione in pianola bontempi del capolavoro Piccola e Fragile, cambiandone di volta in volta i versi a suo piacimento, a seconda del politico da infamare o del caso di cronaca da depauperare.
E' un individuo dalla cui zazzera di einsteiniana memoria e dai cui baffi densi di piacioneria è consigliatissimo stare lontani. Ne sa ben qualcosa la classe 3A del Liceo Siffredi di Kuala Lumpur, dopo aver assistito impotente alle sedici ore di nevrastenia verbale sull'importanza del Cristo nella religione cattolica ad opera di Bonario Baldazzi (nonno del più famoso Truce) nel marzo del 1890. Il caso, passato alla storia come uno dei maggiori suicidi di massa di kualalumpuresi kualalumpuriani, è stato portato solo recentemente all'attenzione delle masse, complice la pellicola di cui fieri mostriamo il manifesto propagandistico.

Alla luce di questo, l'occasione ci è altresì gradita per eleggere, a furor di popolo e giammai di dio, lo Stronzo del Mese.
Ci ha stuzzicato le adenoidi la vicenda di una sicula massaia che si è vista recapitare una multa per divieto di sosta del 208 AC per la modica cifra di 32.530,44 euro. Potevamo eleggere lei e la società di recupero crediti come stronzi d'ottobre, ma poi i nostri emissari temporali Zapotec e Marlin hanno verificato la veridicità dell'accaduto e ci è toccato soprassedere. Signora, anche lei, a lasciare la biga davanti all'anfiteatro di Agrigento per tutto questo tempo cosa si aspettava?
Un altro ci ha provato ad entrare per l'ennesima volta nelle nostre grazie, ma anche questa volta non ci è riuscito. Stiamo parlando di Corona che, come il miglior bove che incurante delle proprie corna cerca tutti gli asini a cui dare del cornuto, sta denunciando a tutto spiano tutti i venditori, i programmatori, gli edicolanti, le guardie giurate, i clown del circo Orfei e persino i kebabbari che possano essere entrati in contatto anche solo con la copertina del video hot di quella portatrice sana di natiche al suo fianco. No, signori. No. Il nostro idolo d'ottobre è l'individuo noto al volgo come lo stallone di Cercola. Questo baffuto birbante, già protagonista di quell'insulto alla pubblica decenza che era Tamarreide, dopo aver scoperto di essere stato vittima di uno scandaloso raggiro che lo ha visto come grande escluso del Grande Fratello di quest'anno, non ha retto alla notizia e ha cercato di darsi fuoco davanti agli studi di Cinecittà. Siamo in presenza di uno scandalo bello et buono, poco da fare. Escludere una mente così brillante. Capace addirittura di tatuarsi il logo dell'azienda di Cologno Monzese come segno tangibile di gratitudine e fedeltà assoluta. E mentre l'ennesimo monaco tibetano fuma contro l'oppressione cinese, noi ci associamo alla protesta di questa nostrana torcia umana dai baffi a manubrio, di questo novello Jan Palach de noantri, a cui in premio regaleremo la tetralogia in dvd dell'ormai famoso Bonario Baldazzi, cinico fintamente intelligente di fama planetaria, sulla semiotica del gesto dell'ombrello.
Alla prossima mesata!

2 comments:

  1. Baffone a manubrio tutta la vita! A ognuno il suo.

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  2. Minchia, la multa della tipa fa impallidire qualsiasi eccesso di velocità.

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