Wednesday 28 March 2012


Ci risiamo. Cosa non si fa in Italia per un po' di tette e culo? Ecco quindi che quelli un po' stagionati ma sempre validi di Rita facciolaproduttricecoimiliardideglialimenti Rusic fanno capolino sul sito di un importante quotidiano nazionale: peccato che la scusa per mostrare quest'abbondanza sia una presunta estrema popolarità della nostrana milf negli States, innocua puttanata che ciclicamente cercano di propinarci. Ed ecco quindi che, in ossequio alle tradizioni, DoReFartBurp vi offre un elenco degli italiani che ci hanno millantati come famosissimi altrove, mentre alle volte fanno fatica a raccogliere olive in patria.
  • Gli Afterhours: sento già gli alternativi che protestano, ma i nostri neoleghisti godono di favori alterni in redazione (a me piacciono fino ad un certo punto, c'è chi li detesta, e chi li adora), quindi li mando in culo subitissimo. Vero, Ballads For Little Hyenas all'epoca è uscito, in tour oltreoceano ci vanno, ma da qui a venderceli come famosissimi ce ne passa. Diciamo che da quelle parti valgono quanto un'unghia dei Nickelback, nonostante tutto.
  • Raoul Bova: siamo seri, suvvia. Uno che, bello quanto volete, è espressivo quanto un rafano non può farcela. In Italia i suoi film sono sinonimo di nulla cosmico, in America ha addirittura oltrepassato il confine della cagata con quell'Alien vs. Predator che i nostri media volevano essere il trampolino per la conquista di Hollywwood da parte del belloccio nostrano. Sì, come no.
  • Elio E Le Storie Tese: mi piange il cuore a dirlo, qui tutti amiamo e apprezziamo le gesta di quella che è forse la miglior band italiana degli ultimi 20 anni, almeno tecnicamente. Ma uno striminzito tour nei piccoli club a stelle e strisce e l'appellativo di Stanlio e Ollio italiani dato probabilmente dal giornalino della scuola di un sobborgo di Cleveland non bastano a rendere famoso il complessino: l'americano medio, a sentire il loro nome, non potrà che dimandare serafico What's Pulcinello?
  • Giuliano Sangiorgi: ok, non è vero, ma se mai vorranno millantarmelo come celebre in America non vedo l'ora di seguirlo in tour sulla West Coast per insultarlo in spanglish.
À la prochaine,
E.

2 comments:

  1. pensa che un pezzo del buon giuliano è su guitar hero world tour...

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  2. Alloooora...ci t'ha ssunatu....

    - a me gli afterhours (guardando al totale) piacciono....e più dei marlene ad esempio....ma saranno secula seculorum lontanissimi da 2 vette come "Catartica" e "Il Vile"

    - manuel agnalli mi sta personalmente (non artisticamente) sui @@..."qualcuno sa il perchè" (come per il toblerone)

    - il termine "neoleghisti" che hai usato è fuorviante, prima di vedere il video avevo pensato: "manuel si sarà proprio rincoglionito"

    - condivido e sono convinto che la fama oltreconfine (per ciascuno dei citati) sia in effetti presunta

    - ma come si fa però ad esserne certi se non si è oltreconfine, se non si è talmente uni-e-trini da stare ovunque?

    - che questi siano o meno famosi oltreconfine a noi cambia qualcosa? (questo è il punto che mi è più oscuro)

    - lasciatemi stare l'Amaro Giuliano....da Londra (città qualche migliaio di km più a nord del molto più famoso e fervido Copertino del Salento) sostengono che il Sangiorgio non potrà mai avere un'anima rock visto il suo background....che eresia!!!

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