Sunday 10 June 2012


Buongiorno cari amici grassocci e sudaticci e bentornati alla rubrica preferita da Kim Jong Il prima che trapassasse: la Nouvelle Cuisine di Idiosincrasia Alterata.
Quest'oggi, dopo aver intercettato uno dei corvi di Sua Santità illustrissima Benedetto Unsesto ed elargitogli numerosi favori sessuali grazie alla nota perizia in materia del mai troppo osannato injenier M. (uomo e amante impareggiabile), siamo riusciti ad estorcere la ricetta che i cuochi vaticani si tramandano di generazione in generazione per soddisfare anche il palato papale più difficile: Le Santissime Fettuccine.

Per delle ottime Santissime Fettuccine innanzitutto abbiamo bisogno di un pezzo della Vera Croce, quindi recatevi in pellegrinaggio a Gerusalemme spacciandovi per Padre Maurizio, noto prete baffuto della diocesi di Scortichino (FE), amante del metodo Montessori per la crescita dei pargoli della sua comunità parrocchiale. I vecchissimi Templari custodi, impauriti dai ceffoni a mano aperta che potrebbero ricevere, vi cederanno senza indugio la reliquia. Reliquia che voi prontamente affetterete per ricavare, grazie all'aiuto di una sega circolare, delle morbide fettuccine lignee.
Che soffici trucioli vero? Bene, ora dovete recarvi a San Giovanni Rotondo, in visita alla tomba del malefico Francesco Forgione aka Padre Pio. Vestiti da ninja di dio, con un'azione rocambolesca, sottrarrete il cadavere del sant'uomo e tosto lo triterete per bene, ricavando un macinato da usare insieme alla salsa di pomodoro Santa Rosa per un ottimo ragù.
Bene, ora cucinate le fettuccine e unite il sugo et voilà, le vostre Santissime Fettuccine saranno pronte, belle fumanti per accontentare anche il solito Paolo Brosio di turno che ammorba la vostra sala da pranzo.
N.B. In caso di preti pedofili al tavolo, sostituite il Pio con i piccoli pastorelli di Fatima.  

Vino consigliato: Vin Santo.

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