Friday 6 July 2012


Che le donne vogliano sono pistole è universalmente risaputo da eoni. Eppure lo sparar minchiate è abitudine che non necessita nè di armi particolari nè di una limitazione al genere. Basta un account twitter per cinguettarle al mondo intiero. Un post e siamo tutti più contenti. Un mi piace ed il mondo sarà nostro. Un condividi e dormiremo su quattro cuscini. Mettete da parte dunque i vostri Balotelli modificati che mostrano fiere negrezze e accostatevi alle tre posizioni, questa volta tutte al femminile, che, in twitteristico stile, compongono l'agognato e a questo giro telegrafico Stronzo della Settimana.
Al terzo posto un cinguettìo tutto leccese ce lo beccheggia quella portatrice sana di mammarie cututtulucòre apostrofata come Emma Marrone. La cantautrice, lasciate alle spalle le dicerie sulle tantissime lumache che popolerebbero quelle appendici cresciute sulla sua testa e comunemente note come corna, propone ai suoi miliari e miliari di fans una foto in cui si mostra prontissima a tifare Italia con una bandiera ungherese dipinta sulla fronte. Sappiamo bene com'è andata a finire. Sciapò Emma, sciapò!
Al secondo posto cinguetta furiosa la bionda Paola Ferrari per epiteti poco carini che, pare, le siano stati affibbiati sul mezzo twitterante in occasione di Euro2012. Dall'alto della sua cattedra bercia di diffamazione anonima e minaccia denunce su denunce. Questo oltre a schierarsi apertamente a favore con la norma di legge proposta all'interno del DL intercettazioni che impone la rettifica obbligatoria anche sui siti web. E' proprio quello di cui si sentiva la mancanza: l'ennesima mestruatio sempiterna che, toccata sul vivo per qualche commento, spara a zero e grida all'olocausto telematico da imbastire in fretta e furia. Siamo con te Paola, il web va regolamentato. Mica per la pedopornografia e per le ragazzine adescate e stuprate da quarantenni, giusto perché qualcuno ha scritto che ti sei rifatta le bocce.
E velocemente il primo posto premia il cinguettare dell'ennesimo onorevole che ha trovato la carica in un pacco di cornetti di mais al formaggio. Aurata menzione alla deputata calabrolesa Jole Santelli e al suo post che, dopo le sentenze relative a G8 e scuola Diaz, recita "Mi vergogno di essere italiana. Mi vergogno di una magistratura che condanna i migliori uomini dello Stato. Sentenza politica e pilotata". Il post si commenta da solo e ogni aggiunta sarebbe superflua. Su una cosa però siamo d'accordo con la deputata: anche noi, esiamia deputatissima, ci vergognamo che lei sia italiana.
Alla prossima settimana!

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