Monday 8 October 2012


D'accordo, non nego la passione per tutto ciò che abbia ruminato l'erba almeno una volta e che si intoni, se scannato e fatto accomodare su una comoda brace, con il colore della salsa barbecue. Eppure questa criminalizzazione forzata delle povere multinazionali vogliose solo di intasarvi le arterie, farvi diventare dei pavidi ciccioni e regalarvi giochini sempre nuovi è mero fumo negli occhi e ormai argomento di pubblico interesse solo nei salotti virtuali di qualche mangia erba bigotto.
E se da una parte, con la regalìa al volgo delle scorte scrostate dai pavimenti sotto la friggitrice di patate, viene decisa la chiusura del McDonald's nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano per far posto ad un'utilissima boutique di Prada (dove spero però sia possibile utilizzare le latrine quando lo strizzone prende senza dover necessariamente fingere interesse per una borsa da 4000 euro), dall'altra parte la regione lombardia risponde con il programma di sviluppo rurale per migliorare le nostre vite, tappezzando la città di manifesti come quello di cui papero. E rifacendoci proprio alla metafora ardita tra le righe di questo fantastico documento fotografico sarà il caso di non dimenticare, mentre ci lamentiamo in qualche status dei poveri animali immolati per le delizie dei nostri palati, di quali veri colli di papero come popolo stiamo continuando ad agguantare.
Amen.

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